02.10.2012
Solennità di San Francesco,
4 ottobre 2012
«Francesco,
non vedi che la mia casa
sta crollando?
Va’ dunque
e restauramela»
(Tre Comp. 13)
Carissime Sorelle,
oggi nel giorno della Solennità di San Francesco vi raggiungo con un semplice pensiero augurale che porto in cuore ed è risonanza al cammino che insieme stiamo compiendo, con fede, sui passi della Provvidenza, per conformarci sempre di più a Cristo Crocifisso, nella sfida della nuova evangelizzazione.
Ripensando alla vita di San Francesco, mi balza all’attenzione l’episodio che diede un orientamento preciso alla sua vita. È l’incontro che Francesco fece a San Damiano con il Crocifisso. In quel colloquio Francesco si sentì rivolgere l’invito del Signore: « …, non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e restauramela»! È la missione apostolica che il Crocifisso affidò a Francesco, in un’epoca di grave crisi di fede nella Chiesa.
Oggi, lo scenario storico è diverso, eppure incombe la stessa gravità. Il Santo Padre, oggi ci lancia la sfida della nuova evangelizzazione affinché rinnoviamo la nostra fede in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto e, a nostra volta, la trasmettiamo all’umanità con gioia e fedeltà.
Ma, nella Leggenda dei Tre Compagni c’è un particolare che mi colpisce innanzitutto. Quell’incontro avvenne in un clima di preghiera. Infatti si legge: “Mentre (Francesco) passava vicino alla chiesa di San Damiano, fu ispirato a entrarvi. Andatoci, prese a fare orazione fervidamente davanti all’immagine del Crocifisso, che gli parlò con commovente bontà…”.
Sorelle carissime, possiamo immaginare il giovane Francesco, poco più che ventenne, in ginocchio, proprio come lo raffigura Giotto, mentre interiormente pronuncia: «O alto e glorioso Dio, illumina el core mio. Dame fede dricta, speranza certa, carità perfecta, humiltà profonda, senno e cognoscemento, che io servi li toi comandamenti. Amen». È una preghiera che sgorga dal cuore e che affiora sulle labbra, detta con fiducia profonda, nella certezza che la luce verrà!
Il Signore accolse quella appassionata preghiera e aprì a Francesco gli occhi e gli orecchi del cuore. Anche noi, dunque, cerchiamo di metterci in ginocchio davanti al Crocifisso, con la stessa fervente preghiera; con la stessa disponibilità di ascolto del Signore per poi fare volentieri ciò che Lui ci farà comprendere.
Sorelle, insieme percorriamo il cammino di fede per trovare il nostro posto nel cuore di Dio, per dare il nostro contributo a “riparare” oggi la Chiesa in cui viviamo, con un nuovo slancio di evangelizzazione vissuta e testimoniata alla maniera di San Francesco!
Con questo augurio, vi abbraccio tutte fraternamente
sr. Marta Camerotto
superiora provinciale