24/04/2024

papa“… sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino … “

Queste le parole che l’11 febbraio hanno provocato un sussulto nel mondo credente e non e ci hanno messo nell’animo un senso di angoscia e di vuoto per la rinuncia inaspettata.  Al primo smarrimento è seguita l’ammirazione per il  gesto di umiltà che ha reso Benedetto XVI ancora più grande ai nostri occhi e siamo riuscite a confrontare la sua persona con il carico di responsabilità che grava sulle sue spalle, rese ormai deboli dall’età e dai problemi. Tuttavia, anche se abbiamo capito, l’affetto stenta ad accettare la sua assenza: è il nostro Padre .

In piazza S. Pietro, domenica 24 febbraio, con gli occhi incollati alla finestra-aperta-sul-mondo abbiamo voluto ascoltare per un’ultima volta la sua parola affettuosa e forte, pacata e rasserenante. Confuse  nella marea di razze e di volti  abbiamo percepito il nostro essere Chiesa, nella paternità universale che attraverso lo Spirito ci fa sentire, anche fisicamente, fratelli e figli, al di là del tempo e dello spazio, in questo camminare terreno incontro al Signore. Benedetto XVI si ritira ‘sul monte a pregare ’ dopo averci guidato  con illuminata sapienza, dopo aver impresso un sussulto di forza  alla nostra fede difendendone la ragionevolezza e riproponendo con profondità teologica l’ annuncio carismatico e gioioso di Giovanni Paolo II.
Per questo e per molto altro ancora: grazie!

Udienza pontificia del 27 febbraio.  Siamo tornate per l’ ultimo saluto di/da figlie, in rappresentanza di tutta la Provincia,per abbracciare in qualche modo anche fisicamente il nostro Papa.  E lui, il Padre, come sempre a incoraggiarci, a ripeterci la sua vicinanza, ad assicurarci  la sua preghiera. Sentiamo un nodo alla gola mentre tratteniamo a fatica le lacrime. Una folla immensa ad esprimergli l’affetto della Chiesa, a dargli coraggio, ma anche darsi coraggio, in questo evento che ha tutto il sapore di un ad-Dio: “Io continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione, con quella dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che vorrei vivere sempre.”

 Su di noi la tua ultima benedizione come Papa … e il cuore che non vuole lasciarti.

Dio benedica la tua rinuncia per il bene della Chiesa !