Sabato 14 settembre: festa dell’esaltazione della Santa Croce:
il giorno atteso e anticipato nel desiderio e nella particolare preparazione è finalmente arrivato. L’eco biblica : “Ti farò mia sposa per sempre” risuona nell’intimo, sullo sfondo dei silenzi eloquenti che l’amore dona: emozione e gioia per le giovani suore, ma anche per tutti i presenti, profondamente coinvolti in questa celebrazione.
Il sì di oggi è ricordo e riproposta: passato e futuro che s’intrecciano nel presente della storia personale, evento e memoria di grazia, sempre.
Sr. Federica, sr. Editha, sr. Maita sono ai piedi dell’altare, pronte; prostrate nell’atto di donazione si affidano con fiducioso abbandono alla fedeltà di Dio, in una consegna senza revoche, perché senza revoche è l’amore e senza revoche la fedeltà da Lui promessa.
La Chiesa, nella persona del celebrante, P. Agostino Montan, dei ministri presenti, delle sorelle della Congregazione e dei fedeli tutti, accoglie questi santi voti, pronunciati nelle mani della superiora provinciale, sr. Marta Camerotto, delegata dalla Superiora Generale.
Nella semplicità di cuore, che è verità, risuonano per tre volte chiare e decise le parole: “Faccio voto a Dio, per tutta la mia vita… di vivere in obbedienza, povertà, castità …” ; sr. Federica, sr. Editha, sr. Maita sono Francescane Missionarie del sacro Cuore per sempre. Si affidano alla famiglia congregazionale con cui camminano verso il Signore e alla concretezza di vita nella fraternità a cui sono inviate dall’obbedienza.
L’offerta è sull’altare, accanto a quella di Gesù, sposo crocifisso, in una tensione di conformazione che deve compenetrare tutta l’esistenza ed esprimersi in misericordia e amore verso i fratelli da Lui amati e redenti.
Un canto di grazie si libera: con voce sempre più chiara, loro, le neo-spose esprimono la loro gratitudine al Padre, datore di ogni bene, ma anche alle sorelle e alle persone che hanno accompagnato il loro itinerario, compresi i famigliari vicini e lontani … ed è un contagio di gioia che si diffonde nella comunione dei cuori, si percepisce negli abbracci e si manifesta nella fraterna letizia del convivio preparato.
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