20/04/2024

PRENDITI CURA DI LUI

Questo i20131117_121300nvito del buon Samaritano è stato rivolto, Domenica  17 Novembre, ai ministri straordinari dell’Eucaristia della Diocesi di Tivoli, che si sono trovati a Ciciliano per il consueto incontro di aggiornamento di inizio d’anno.

Per la seconda volta Don Luca Rocchi, responsabile dell’Ufficio Liturgico mi ha chiesto di occuparmi di un momento formativo. Il mandato  era chiaro: un momento che miri più al pratico che al teorico, che mostri quel che va detto a un malato e così pure alla famiglia, perché spesso, per troppa preoccupazione di non dire bene e abbastanza, si commettono errori e indelicatezze.

In mio aiuto è venuto uno psicoterapeuta, di cui avevo già sperimentato la competenza e l’efficacia.  Così alla luce di chiari principi da lui dati su ciò che aiuta una sana comunicazione e relazione di aiuto, si sono svolte delle esercitazioni pratiche da parte dei ministri stessi, dette  simulate, osservate e criticate da un terzo ministro .

Alla fine abbiamo ascoltato le osservazioni e le correzioni riportate  in ogni terzetto su certi approcci o interventi , perché avvicinare un malato non è sempre facile, ci vuole quel quid di autenticità, trasparenza nel pensiero , nei sentimenti  e parole  che favorisca l’accoglienza e una sincera empatia.

A conclusione la lezione della giornata ha trovato sintesi ed ampliamento nell’insegnamento del Maestro per eccellenza:  Gesù, che con la parabola del Buon Samaritano ci ha consegnato il segreto dell’ accoglienza del debole e ferito,   l’attenzione umana, fraterna  che porta alla misericordia che solo Dio può donarci nell’avvicinare chi ha bisogno di aiuto, conforto, prima che del corpo di Gesù amministrato nel sacramento.

 Papa Francesco ad Assisi al Serafico diceva che le ferite dei malati sono corpo di Cristo come quello che adoriamo nell’ostensorio e come tali vanno avvicinati i fratelli che soffrono.

NETTUNO: PARROCCHIA DEL S. CUORE, MISSIONE POPOLARE FRANCESCANA 17-24 NOVEMBRE

20131120_102517L’equipe delle Missioni al Popolo della Provincia romana  dei Frati Minori del Lazio, si era presa quattro anni di pausa di riflessione su metodi e modalità di tale modalità di annuncio. Solo il settore delle missioni ai giovani ha continuato per proprio conto ad incontrare ed evangelizzare per diversi paesi e cittadine del Lazio secondo una metodologia interessante maturata in questi anni con la comunità del centro giovanile che si riunisce al Palatino-Roma, per l’accoglienza vocazionale, la formazione, la preghiera e ascolto dei giovani.

I giovani, preparati e accompagnati da  consacrati e sacerdoti  capaci di stare al loro passo, imparano ad evangelizzare i giovani, in quella che viene chiamata Pastorale ai pari.

In questa missione popolare d’insieme, la seconda dalla ripresa, eravamo 20 missionari ( 5 frati, 6 suore di diverse congregazioni  e il resto laici ofs o gifra). Abbiamo assistito ad una più vivace risposta dei giovani che degli adulti, fascia debole della parrocchia, specie nelle catechesi pomeridiane.

I centri d’ascolto sono stati i momenti forti di incontro nelle famiglie, davvero assetate di ascolto e di essere ascoltate nelle loro situazioni esistenziali molto complicate.

Davvero dopo aver ricevuto la difficoltà di una, due famiglie in una giornata, ho ripensato a quella immagine di papa Francesco che parla del nostro essere nella Chiesa come in un campo di battaglia, con tanti feriti: situazioni confuse, famiglie, oggi chiamate per struttura cespuglio, tante sono le diramazioni genitoriali, ma alla fine tanto smarrimento e solitudine nei piccoli e negli adulti stessi. Quale la risposta della Missione a tutto questo ? Tanta preghiera: una lunga adorazione al mattino, incontro nei centri pace ai supermercati, canti e annuncio di strada, il pub francescano alla sera per adolescenti e giovani incontrati nelle scuole, musica ed evangelizzazione,  testimonianze e … un nuovo inizio!

Nella fede, ripartire insieme da Cristo, incontrato con la comunità da costruire e riscoprire. Un cammino di conversione che inizia con l’Avvento!   

Sr. Floriana Saltarelli