Il 6 gennaio, nel significativo quadro della solennità dell’Epifania, si è svolta la festa della fraternità della nostra Provincia. Dalle varie comunità, secondo le possibilità concesse dagli impegni pastorali, le suore sono approdate a via tor de’ Schiavi 150, con la solita, gioiosa confusione di saluti e abbracci.
Le varie fraternità, durante l’avvento, si erano adoperate a curare la realizzazione di un presepe che evidenziasse l’accoglienza di Gesù Bambino attraverso gli atteggiamenti e i servizi abituali resi dalle sorelle nelle realtà comunitarie o nell’apostolato. L’interpretazione è stata quanto mai originale e creativa: dall’ apprezzato presepe dell’infermeria di viale A. Saffi, a quello delle juniores della casa provinciale, dalla capanna-‘pagnotta’ di Borgo Faiti, alla rievocazione francescana di Greccio di Borgo Carso-San Michele; interessante il Power point di Duronia e la realizzazione della casa famiglia di Lido dei Pini. Accanto a tre bellissimi angeli, nati dall’arte di sr. Elena Preo, abbiamo ammirato un presepe africano portato da sr. Marta che, reduce dal Consiglio Generale Esteso, ci ha brevemente descritto il suo Natale in Africa e ci ha dato qualche notizia sulla missione fondata 50 anni fa in Cameroun e divenuta ormai Vice-Provincia.
Sr. Marta, che prossimamente inizierà la visita canonica nelle varie comunità, si è riservata di parlare più diffusamente dell’Africa in codesta occasione, descrivendone dettagliatamente la realtà con una documentazione fotografica.
La comunione vissuta si è resa più evidente e profonda con la partecipazione all’Eucaristia della solennità, che ancora una volta ci ha portato con i Magi davanti al Bambino di Betlemme in silenziosa e adorante ammirazione del Mistero, che si rende vivo ogni qualvolta ci facciamo grembo di accoglienza all’interno e fuori delle nostre comunità.
Dopo il pranzo, naturalmente festoso, una semplice paraliturgia natalizia ci ha raccolto in preghiera nel primo pomeriggio e ci ha riconsegnato alle nostre sedi con il desiderio di impegnarci a vivere i doni regali dei Magi nella nostra missione: oro come carità fraterna, incenso come preghiera comunitaria ed universale, mirra come umanità, cioè dedizione all’uomo del nostro tempo.