17/02/2025

Quest’anno partiamo un po’ in ritardo, ma ci siamo impegnate molto e abbiamo raccolto tutte le nostre forze  per motivare i catechisti e soprattutto i giovani che abbiamo voluto accanto ai catechisti per imparare, per sostenere per testimoniare la loro fede ai più piccoli.

Mandato 2L’ apertura dell’Anno catechistico ha visto una celebrazione molto, ma molto partecipata di famiglie e di ragazzi. Puntualmente i catechisti si sono presentati per ricevere il mandato, un gesto che facciamo con fede e con sottomissione alla Chiesa. Sappiamo di avere una grande responsabilità nell’educazione delle nuove generazioni, spesso anche qui sofferenti per l’indifferenza delle famiglie che delegano la chiesa e ad essa chiedono solo i Sacramenti. Dopo il Vangelo il Padre Gesuita, celebrante di turno, ci ha dato il mandato e ha ricevuto la nostra promessa di fedeltà agli insegnamenti della Chiesa. Non possiamo dimenticare le parole incoraggianti del Papa “Chiesa di Albania vola in alto come l’aquila, ma non dimenticare mai il tuo nido”. Poi ci ha consegnato una “medicina” racchiusa in un simpatico sacchettino che conteneva una corona del Rosario con  la prescrizione di recitarla una volta al giorno. I catechisti l’hanno accolta con molta serietà e grande gioia sorridendo per la maniera con cui veniva presentata. Quest’anno siamo 10 catechisti e 10 giovani aiutanti con circa 250 ragazzi, ci sembra una bella schiera e speriamo di riuscire ad annunciare il Vangelo e far conoscere e amare il Signore.

    La domenica 5 ottobre è stata davvero indovinata anche per la temperatura mite autunnale per offrire ai ragazzi del catechismo un momento di aggregazione e Aper. Anno cate. Giochidi entusiasmo per la ripresa delle attività nella nostra chiesa. Abbiamo un bel gruppo di animatori che hanno lavorato con sr Lirie e sr Dila per una settimana mettendo a punto un programma che prevedeva i bans da ballare insieme e le attività da svolgere  in gruppi costituiti  secondo  le  età e gli interessi. Il cortile antistante la chiesa era pieno di bambini e giovani che si sono quietati solo con la musica  qui gradita in modo speciale e che coinvolge tutti, anche gli adulti. Aper. Anno cat. bansDopo un primo tempo di danza e bans, tutti si sono sentiti chiamati per nome e hanno conosciuto la loro catechista e gli animatori del loro gruppo. Ci siamo complimentate con i giovani animatori per le interessanti attività che hanno saputo organizzare nelle diverse fasce di età anche con particolare originalità. Loro sono alle prime armi, ma ci seguono e sono desiderosi di imparare. La partecipazione è stata totale e alla fine si sono allontanati semplicemente gustando un lecca-lecca offerto dagli animatori e promettendo di tornare con lo stesso entusiasmo anche per gli incontri di catechismo.

Il terzo lunedì di ottobre la città di Scutari si festeggia la sua patrona speciale: la Madonna del Buon Consiglio. La settimana che precede è un susseguirsi di attività nella chiesa cattedrale: confessioni tutti i giorni, adorazione del Santissimo Sacramento, la tradizionale processione con l’immagine, il Concerto le Sante Messe solenni della vigilia e del giorno della festa e i fuochi di artificio. Voglio soffermarmi questa volta alla processione che quest’anno ha cambiato il percorso grazie agli stimoli dettati da Papa Francesco. Egli infatti durante la Proc al Cimiterorecita dell’Angelus, il 21 settembre aveva ricordato ben due volte i martiri del regime ateista-comunista e la città più martoriata dell’Albania: Scutari aggiungendo anche il particolare del cimitero dove sono stati allineati molti di loro e fucilati con orribile freddezza. Non esiste più quel muro perché il cimitero è stato ampliato, ma nel luogo dell’esecuzione è stato eretto un monumento in loro ricordo. Quest’anno la processione è partita proprio da questo luogo molto caro a tutti gli scutarini e, invece di percorrere le vie del centro cattolico, si è snodata per le vie della periferia abitata da coloro che hanno abbandonato le montagne per una vita migliore e più dignitosa in città. Una grande folla si è radunata presso il monumento e presso le tombe Proc. Giovanidei propri cari, ha ascoltato con devozione e con attenzione le parole del Parroco, poi ha seguito l’immagine della Vergine che visitava i suoi figli più poveri e semplici, felici di poterla venerare e di averla ospite nelle loro strade. Avevano ornato le finestre, avevano esposto tutte le immagini ornandole di fiori e palloncini. Ho visto persone pregare e piangere di gioia, ringraziando con le mani alzate verso il cielo. Si sono susseguiti ben otto gruppi a portare l’immagine, tra questi anche i nostri giovani facilmente riconoscibili dalla loro divisa giallo  oro.  (sr Cristiana)