Anche quest’anno ho avuto la gioia di partecipare al Campo Scuola Parrocchiale organizzato dalla Parrocchia di Borgo Carso. Durante l’anno con gli animatori ci siamo incontrati per organizzare e impostare le attivita’ del campo. Il tema da noi scelto è: “I’m growing up”, per affrontare questo tema ci siamo aiutati con dei cartoni animati che i ragazzi conoscono bene e in modo particolare: Peter Pan, Il Re Leone, Nemo e Ribelle.
Le tematiche sviluppate attraverso delle schede da noi preparate, ci hanno aiutato ad affrontare argomenti molto adatti all’eta’ e salle problematiche dei ragazzi e cioè: la consapevolezza nella crescita, l’accompagnamento di amici-animatori nella crescita, il rapporto con i nostri genitori, a volte protettivo, a volte conflittuale.
I ragazzi sono rimasti molto toccati da questi argomenti e per alcuni sono stati giorni forti anche emotivamente. L’armonia tra noi educatori e il personale di servizio è stata fondamentale per la buona riuscita del Campo.
Nella serata di mercoledì, abbiamo inserito in questo campo un elemento nuovo, una sorta di investitura di passaggio che coinvolgeva direttamente i ragazzi che questo anno hanno ricevuto la Cresima e di conseguenza passavano al gruppo del dopo Cresima. Intorno ad un falò abbiamo radunato tutti i giovani per un momento forte di preghiera. I ragazzi della terza media hanno rinnovato le loro promesse battesimali con in mano un lumino acceso che simboleggiava la luce di Cristo, il sacerdote lì ha poi chiamati per nome ed essi, e rispondendo “Eccomi” si presentavano davanti a lui, che con un ramo di ulivo e dell’acqua benedetta lì aspergeva in ricordo del proprio Battesimo e li invitava a continuare il cammino di crescita e di conversione a Cristo nostro Maestro.
Poi per bocca di una animatrice sono stati letti gli impegni che in precedenza avevano scritto in una pergamena e deposto davanti all’altare dopo la Confessione. Da quel momento in poi i ragazzi della terza media sono entrati a far parte del gruppo del dopo Cresima con gioia e commozione per molti.
Sono rimasta molto soddisfatta dei risultati ottenuti da questo campo scuola, mi auguro che i ragazzi e gli animatori, possano continuare nell’impegno assunto per continuare a conoscere e amare sempre meglio Gesù nostro compagno di vita.
Nella giornata conclusiva abbiamo fatto una gita a Bolsena visitando la Chiesa di Santa Cristina, la catacomba dove e’ stata sepolta la piccola Martire e l’altare dove è avvenuto il noto Miracolo Eucaristico di Bolsena. Molte ragazze sono rimaste affascinate dalla storia di questa Santa martirizzata per mano del Padre perché contrario alla sua conversione al Cristianesimo.
Considerando che Bolsena è molto vicina a Grotte di Castro, paese natale del nostro fondatore Padre Gregorio Fioravanti, abbiamo pensato di far visita alla comunità delle nostre suore che si trovano in missione in questo luogo. Subito abbiamo preso contatti con Sr Mini, la superiora della comunità che ci ha ospitato nel salone parrocchiale dove abbiamo consumato il pranzo al sacco e nel pomeriggio si e’ resa disponibile per farci visitare il paese e il Santuario della “Madonna del Suffragio”, molto cara al nostro Padre Gregorio, e il museo sottostante, dove si conserva una vera mummia che ha affascinato tutti i ragazzi.
Per la nostra eccezionale visita al santuario Sr Mini ci ha fatto dono di scoprire la statua della Madonna, cosicché tutti abbiamo potuto ammirare la sua bellezza e pregare insieme per i nostri cari. Poi abbiamo proseguito la visita al caratteristico centro del paese e ci siamo fermati davanti alla casa natale di Padre Gregorio, poi davanti alla fontana del paese ci siamo fatti una bella foto ricordo.
Salutate le suore abbiamo fatto ritorno al borgo dove ci attendevano i genitori dei ragazzi.
Di ogni cosa rendiamo lode al Signore e lo ringraziamo per i suoi innumerevoli benefici che continua a elargirci per il nostro bene e per la salvezza delle anime.
Sr. Cristina Bottan fmsc
Nell’ultima serata i ragazzi con gli animatori mi hanno così salutata:
«Ci sono delle persone alle quali il destino concede un cammino differente rispetto agli altri.
Delle persone dotate di “carismi”, come li definisce Don Pasquale, che le rendono persone migliori.
Lei, Suor Cristina, è una di queste.
Molti qui tra noi l’hanno avuta come guida quando l’unica parte dell’Ave Maria che conoscevamo era “madre”.
Guida, esatto, perché è proprio con questa parola che voi “sorelle” definite Gesù: una luce, un punto di riferimento.
Non è un ruolo calzante per tutti quello che lei ha assunto. Ci vuole amore, rispetto, dedizione, vocazione e tanto altro.
Noi tutti ci tenevamo a salutarla così, con queste poche parole.
IL BENE GENERA BENE: questo è il messaggio che infondete voi ogni giorno al mondo.
Grazie perché… grazie semplicemente.»
Borgo Carso Campeggio estivo 2017