4 novembre 2017
Azione Cattolica Parrocchia “S. Eligio” – Villaggio Prenestino – Roma
“Diventare grandi insieme”
La nostra “avventura missionaria” nella Parrocchia ove il Signore ci ha chiamati e a cui abbiamo dato la nostra disponibilità secondo le sollecitazioni di Papa Francesco continua con grande impegno da parte nostra ed educatori – catechisti, ma anche con tante provocazioni!
Stiamo, infatti, mettendo in campo tutte le nostre forze e la nostra inventiva per rispondere ai molteplici bisogni che emergono, ma non sembrano mai bastare: in tanti, ragazzi e genitori, ci chiedono di più.
Il contesto in cui ci siamo venuti a trovare sembra quello di un deserto uniforme ed apparentemente silenzioso, invece nasconde una gran voglia di cambiamento e invoca “acqua vitale” per avviare – favorire una rinnovata fioritura.
Il numero dei bambini iscritti per i Sacramenti della Confermazione e dell’Eucarestia continua a crescere e ancora non è possibile chiudere le iscrizioni.
Abbiamo pensato sia “giusto” lasciare alla Provvidenza la decisione da parte di famiglie che, in questo modo e per i figli, si stanno riavvicinando alla Chiesa.
Quello che ci interpella e ci commuove di più, perciò, sono proprio loro: i genitori. Chiedono al Parroco di spostare la S. Messa prefestiva per potervi partecipare con i figli dopo l’attività.
Chiedono a noi più incontri per potersi confrontare su temi e dubbi “spiccioli”, propri della quotidianità e che, proprio per questo, fanno la differenza nell’educazione dei figli.
Ecco allora spiegato perchè a questo secondo appuntamento del Percorso Genitori, oltre al gruppo precostituito dello scorso anno, si è aggiunta una vera folla.
Davanti a Carmela, al Parroco don Alex e a suor Eustella c’erano circa 70 genitori motivati, sereni e con un palese atteggiamento di fiducia.
Questo ci ha confermato l’idea che abbiamo di Parrocchia: luogo d’incontro, punto sicuro, luogo con un suo mandato specifico ma neutrale in cui TUTTI sono e si devono sentire “a casa” e dove TUTTI, ma proprio TUTTI vengono accolti.
Per cercare di mettere in pratica questo e renderlo tangibile è necessario porsi in docile ascolto dei suggerimenti dello Spirito, disponibili alla Volontà di Dio e non dimenticare mai che il punto di partenza è sempre “l’uomo” con la sua umanità assetata di Vita di Verità, di Amore, anche se spesso inconsapevole.
Così il discorso parte in modo automatico, naturale dalle scelte.
Dalla scelta di quale tipo di persona si vuole essere, che modello di padre e madre seguire, che tipo di linguaggio e gesti utilizzare.
Non è semplice parlarne e ancor meno attualizzare e poi mettere in pratica.
Molti genitori si sentono inadeguati, hanno paura di esprimersi e rifuggono il confronto. Ovviamente questo, pedagogicamente, moltiplica gli errori.
Durante l’incontro in cui erano presenti diversi giovani papà, tangibile è stata la presenza dello Spirito Santo che ci ha ispirato, facendo partire il discorso dal “modello San Giuseppe”.
Questo è, in assoluto, il modello più semplice ed impegnativo in cui fiducia, amore, dedizione, fatica vengono quasi estremizzati e i dubbi, pur presenti, possono essere considerati tentazioni nei momenti di maggior stanchezza.
Guardando a San Giuseppe nasce la paternità consapevole.
Insieme a Maria, Donna del Suo tempo ma anche di tutti i tempi, nasce la Famiglia.
Questo sarà un discorso davvero lungo ed impegnativo che verrà affrontato nei prossimi incontri… a Dio piacendo!!!
Pace e bene!
Suor Eustella FMSC e Carmela Lfmsc