“Vivi con umiltà e guarda come fiorisce il mondo.
Sii sentinella che vigila e si prende cura…”
Ho partecipato anche al secondo incontro formativo per le juniores, organizzato dalla USMI Lazio sulla Lettera Enciclica “Laudato si’” che si è svolto domenica 1 dicembre 2019. Eravamo presenti 80 giovani molto interessate ad un argomento di grande attualità e forte preoccupazione per la salute del nostro pianeta con tanti problemi ambientali.
Il Papa propone a tutti un insegnamento di ecologia integrale, la quale pone l’attenzione sulle radici etiche e spirituali. Come introduzione abbiamo ripreso temi urgenti già trattati nel primo incontro e presenti nel I Capitolo: Che cosa sta accadendo alla nostra casa comune?
1. Inquinamento e cambiamenti climatici
2. La questione dell’acqua
3. Perdita della biodiversità
4. Il deterioramento della qualità della vita umana e la degradazione sociale
5. Iniquità planetaria
6. Debolezza delle reazioni
7. Diversità di opinioni.
Abbiamo capito che la complessità della crisi ecologica richiede un dialogo multiculturale e multidisciplinare. Ogni religione è chiamata in causa. La fede offre a noi cristiani motivazioni alte per prenderci cura della natura, dei fratelli e delle sorelle più fragili.
Nella Bibbia il Dio che libera e salva è lo stesso che ha creato l’universo e questi due modi di agire di Dio sono intimamente legati. Nell’enciclica è centrale il racconto della creazione per riflettere sul rapporto tra l’essere umano e le altre creature.
L’esistenza umana si basa su tre relazioni strettamente connesse: la relazione con Dio, con il prossimo e con la terra. Secondo la Bibbia queste tre relazioni sono rotte non solo fuori, ma anche dentro di noi a causa del peccato.
Molto bello è stato il momento in cui siamo state invitate a benedire il Signore di fronte alla grandezza, alla bellezza e alla potenza della creazione con il Salmo 104.
“Sei tanto grande, Signore mio Dio!”
Nel pomeriggio abbiamo riflettuto insieme in gruppo per condividere e rispondere alla traccia di domande poste dalla relatrice del mattino e che prevedeva anche la ricerca di elementi che si collegano alla riflessione sulla custodia della “casa comune”. Il lavoro è stato un po’ faticoso, ma interessante e ci ha aiutato a renderci sempre più consapevoli dell’essere chiamate ad essere custodi del creato e ad avere cura della relazione con Dio, con il prossimo e con la natura. Dio nell’opera della creazione, crea, contempla il bello e il buono che sgorga dalla sua Parola …, poi si mette da parte e si rivolge a ciascuna:” Anche tu vivi con umiltà e guarda come fiorisce il mondo, sii sentinella che vigila e si prende cura con tenerezza, compassione di tutti gli essere viventi”.
Sr. Jaida G.