19/04/2024

In un clima gioioso e fraterno si sono ritrovate insieme ad Assisi il 27 – 28 aprile le suore incaricate dell’animazione vocazionale della Provincia Romana, Veneta e delle case dipendenti dal Consiglio generalizio, con l’obiettivo di intraprendere un cammino unitario di pastorale giovanile-vocazionale. É desiderio di tutte che la nostra congregazione abbia un futuro non solo di quantità, ma anche di qualità per camminare con speranza. Abbiamo bisogno di rinforzare e rivitalizzare la nostra vocazione per essere autentici testimoni per gli altri, convinte e gioiose della scelta che abbiamo fatto.

DSCN3680In questo incontro abbiamo considerato i tanti problemi che sorgono nel nostro tempo, specialmente nel mondo giovanile, ma con radici nel mondo degli adulti: mancanza di coerenza, posposizione dei valori umani e cristiani alle cose materiali, superficialità anche nelle relazioni più significative.

É necessario essere preparate per avvicinare il mondo giovanile nelle realtà dove operiamo. Ci siamo chieste: come ci poniamo di fronte al mondo giovanile? Cosa possono imparare da noi? Le nostre relazioni nella comunità sono qualificanti? Come ci poniamo quotidianamente di fronte al progetto di Dio? Accompagnare i giovani oggi è certamente una grande sfida, in questo nostro mondo basato tutto sull’edonismo, il consumismo, il permissivismo, su una concezione strumentalista della vita e pervaso di sfiducia verso il futuro!

Sono emerse tante riflessioni e proposte, sintetizzate in questi tre obiettivi: assumere con chiarezza i criteri di discernimento vocazionale; vincere l’incoerenza tra ciò che proponiamo e ci aspettiamo e la qualità della nostra vita; rinsaldare la nostra consapevolezza identitaria-carismatica negli ambienti in cui si svolge la nostra missione.

Da queste considerazioni sono derivati altri interrogativi: siamo incisive per quello che siamo? Riusciamo a testimoniare ai giovani la nostra identità carismatica?

Tutto l’incontro é stato contraddistinto da un clima positivo di reciproco ascolto, di gioia e riconoscenza per quanto il Signore ha permesso di fare a ciascuna; da spirito di famiglia con momenti gioiosi di fraternità.

Dopo il pranzo ci siamo salutate con la speranza e l’impegno di continuare insieme, innanzitutto per rispondere alla nostra chiamata a essere, nella letizia e in minorità, Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore.

(sr. Silvana Bottan)