29/03/2024

29 settembre – 1 ottobre 2017

Carmelo “San Giuseppe” Nenshat- Albania

 

Il fine settimana 29 settembre-1 ottobre Sr Dila e Sr Cristiana hanno partecipato al ritiro spirituale per le Guide dei Laboratori di Preghiera e Vita fondati da P. Ignazio Larrañaga, Cappuccino. E’ un appuntamento annuale per coloro che guidano  un  Laboratorio che ha durata di 5 mesi, da gennaio a maggio e si conclude con il Deserto. Condividiamo questa semplice ma interessante esperienza.               

 “Ecco, l’attirerò a me. La condurrò nel deserto e là parlerò al suo cuore” Osea 2,14

 

Sentiamo forte ogni giorno l’invito di Dio che ci chiama, ci attira a se’ con amore sempre nuovo, ma in questi giorni di ritiro spirituale, Egli ci ha rivolto un invito speciale, unico per ciascuna, personale, e “siamo uscite dalla nostra terra deserta”  di tutti i giorni per incontrarLo nel silenzio, nella solitudine, nell’intimità e dissetarci alla sorgente inesauribile della sua Parola, dell’Eucaristia e della condivisione fraterna.

Sr. Simonetta, Francescana di Gesù Bambino, ci ha organizzato il ritiro in un’oasi di preghiera, una struttura nata da poco in Albania: la casa di preghiera S. Giuseppe dei PP Carmelitani Scalzi che sorge sola, accanto al Monastero delle monache Carmelitane, in alto su una montagna brulla ma attraente nella sua essenzialità, che domina un’ampia vallata e lo sguardo si perde all’orizzonte mentre lo spirito, lontano dai luoghi comuni, si sente naturalmente elevato e unito a Dio.

Siamo ancora poche Guide in Albania, ma viviamo una sincera sintonia e la presenza l’una dell’altra  è stimolo, conforto, forza vicendevole.

Quest’anno il tema è molto stimolante “Dalla sofferenza alla pace. Verso una liberazione” un cammino, quasi un pellegrinaggio nel nostro intimo, magistralmente ispirate da P. Ignazio e delicatamente guidate da sr. Simonetta.

Le meditazioni ci portano a toccare le nostre fragilità, ci insegano a leggere le nostre paure , ci stimolano a riconoscere le nostre malattie interiori, ma non temiamo perché’ ci sentiamo prendere per mano per alzarci, svegliarci e coraggiosamente abbandonarci totalmente tra le braccia del Padre.

Accetto tutto con amore: sia fatta la tua volontà. Nelle tue mani o Padre rimetto il mio spirito, in silenzio e in pace”.

Questo esercizio è sempre molto gradito, durante i laboratori, è uno dei momenti più liberatori durante i quali abbiamo sperimentato anche la fatica, abbiamo visto sgorgare lacrime di dolore, ma che alla fine il coraggio di aver deposto tutto  nelle mani del Padre, ha trasformato la fatica in liberazione e in pace profonda.

Durante la condivisione, oltre che Guide dei Laboratori, ci siamo sentite anche madri che leggono la realtà presente della società in cui vivono e soffrono.

Soffriamo perché’ constatiamo  che molte cose non ci è consentito  cambiarle, ma vogliamo continuare a star vicino all’uomo del nostro tempo, camminargli accanto, sostenerlo, dargli speranza, risvegliare il profondo senso di Dio assopito nel suo cuore.

Analizzando il problema della depressione abbiamo sentito validissimo l’insegnamento di P. Ignazio, stimolante la metodologia da lui indicata.

Anche la società in cui viviamo noi, in questo passaggio da una gestione assolutista ad un regime democratico, da una cultura agricola a una industriale, da una vita  serena e distesa nei villaggi, a una concentrazione di massa nelle periferie delle città, da una vita famigliare unita, povera e semplice, ad una disgregazione conseguenza dell’emigrazione. Assistiamo quasi inermi ad una transizione che si prevede ancora lunga e dolorosa. Ne sono vittime le famiglie, i giovani, i ragazzi, i bambini, lo scontro generazionale è forte e la depressione è ormai un male comune.

Seguiremo la metodologia che P. Ignazio ha suggerito nel suo libro “ Dalla sofferenza alla pace” ora tradotto anche in Lingua Albanese.

Accanto alle  meditazioni e alle condivisioni, abbiamo dedicato molto tempo ai cosiddetti tempi forti” durante i quali ci siamo trovate a tu per tu con Dio meditando i testi biblici suggeriti, in silenzio assoluto per lasciarLo parlare al nostro cuore.

 E.. ci ha parlato, e Gli abbiamo parlato confessando tutto il nostro amore per Lui che vogliamo sia sempre il tutto della nostra vita. Gli siamo molto riconoscenti anche per il cammino di questi giorni di ritiro, si sentiamo più forti e serene e siamo pronte  a scendere dal monte, a cercarLo nel volto e nel dolore di tanti fratelli e fare con loro un cammino di liberazione per giungere alla pace del cuore alla quale si giunge solo tornando alla sorgente di acqua pura che è Cristo.

Le Guide dei Laboratori in Albania