25/04/2024

Sant’Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. Sant’Antonio è invocato in Occidente come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici; fu reputato essere potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili. Solitamente è raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella.

Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. La tradizione deriva dal fatto che l’ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all’interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant’Antonio (sfogo pruriginoso della pelle simile alla varicella). I maiali erano nutriti a spese della comunità e circolavano liberamente nel paese con al collo una campanella.

Per la prima volta quest’anno, su richiesta dei parrocchiani, don Paolo ha organizzato la festa e la benedizione degli animali anche a Borgo San Michele.

Alle 3 e mezzo del pomeriggio il paese si è raccolto in piazza portando con sé ogni specie di animali, in maggioranza domestici, perché ora buoi e cavalli sono stati sostituiti dai trattori nel lavoro della campagna, ma c’erano anche simpatiche caprette  e miti pecorelle.

Vi hanno partecipato anche le nostre suore, sr. Mariagrazia e sr. Rosalia insieme a tanti bambini, ragazzi, giovani, adulti e perfino gli anziani.