“Maria prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù … e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo” (Gv 12, 3)
Il 20 marzo 2018 si è svolto un momento di riflessione proposto dalla superiora Sr. Claudia a Educatori, Collaboratori e Volontari in preparazione alla Santa Pasqua. L’incontro è stato guidato da Don Fabrizio Cavone, giovane parroco di Terracina.
I saluti di accoglienza, la sua presentazione, il suo modo semplice e comunicativo hanno creato subito un clima di raccoglimento e di ascolto. La lettura del Vangelo di Giovanni (12, 1-11) “La cena a Betania” è stata commentata e fatta oggetto di discernimento con riferimenti concreti alla nostra realtà educativa.
Il Sacerdote ha posto in mezzo al gruppo un vasetto di nardo originario da Gerusalemme e l’ha aperto per rendere più coinvolgente l’atteggiamento di ogni persona, sentendo l’espandersi del suo profumo. Commentando il testo, il Sacerdote mette in risalto il luogo, la casa, dove si svolgi la cena, i personaggi: Gesù, Marta, Maria, Lazzaro, Giuda, il loro gesti, le loro parole che rivelano i sentimenti più profondi e vari del cuore di ciascuno. Fa notare inoltre che il valore di trecento denari del prezioso nardo sparso sui piedi di Gesù da Maria è gesto rivelatore di fedeltà, di un amore totale che non trattiene nulla per sé, in stridente contrasto con i trenta denari, prezzo del tradimento di Gesù da parte di Giuda. Quei trecento denari “sprecati” sono la potenza dell’amore totale, gratuito mentre i trenta denari diventano il prezzo di un tradimento che non cambieranno il corso degli eventi.
Ѐ stato dato ampio spazio alla condivisione di riflessioni, idee, chiarimenti con la proposta di alcune specifiche domande che hanno toccato il vissuto dei presenti che collaborano al nostro progetto educativo. Il gesto conclusivo del Sacerdote che ha unto e benedetto le mani di tutti, riempiendo la stanza dell’aroma di quel profumo, ha proposto a ciascuno l’impegno di continuare nella fatica di ogni giorno, che a volte sembra inutile, di trasformare il servizio “sprecato” in nardo profumato con gesti e sguardi d’amore che lasciano un segno indelebile nelle fragili vite che Dio affida alle nostre cure.
Preghiera: “Barattolo di nardo”
Signore Gesù, voglio essere per te
come quel barattolino di olio di nardo
che Maria riversò sui tuoi piedi.
Voglio essere come nardo per camminare con te,
amare con te le persone
che incontro quotidianamente;
voglio essere strumento di rivelazione
della tua presenza.
Dal mio profumo tutti devono sentire
Che tu sei qui.
Dal mio profumo tutti si devono accorgere
della tua presenza, del tuo amore.
Consumami tutto Signore,
non lasciare che nessuna goccia vada “sprecata”.