“Meravigliosi i tratti della Provvidenza…” Venerabile P. Gregorio
Dal 28 aprile all’1 maggio noi Juniores della Casa di Formazione di Centocelle, Sr Annabel, Sr Aileen, Sr Angel Rose, Sr Jaida, la novizia Norfe e la postulante Rina insieme alle nostre Maestre Sr Josie e Sr Lilibeth e alla Consigliera Provinciale Sr Cristina Bottan, abbiamo finalmente realizzato un grande sogno: andare a Gemona del Friuli nel Convento S. Maria degli Angeli, la culla della nostra Congregazione.
Siamo partite all’alba con il pulmino e la prima tappa è stata Padova, la Basilica di S. Antonio a noi cara per la particolare devozione che la Nostra Duchessa aveva per il grande Santo che poi ha scelto a speciale Patrono della Congregazione.
Ci siamo soffermate accanto alla tomba del grande Santo, abbiamo visitato la cappella delle reliquie e ancora una sosta in preghiera insieme a molti devoti pellegrini.
Poi abbiamo proseguito il viaggio e finalmente siamo arrivate in Casa Madre!!!
La superiora provinciale Sr Annamaria Volpato e molte suore erano schierate, pronte ad accoglierci. L’ambiente si è presto riempito di gioia reciproca. Godevano le suore anziane testimoni della fedeltà e della generosa donazione e godevamo noi giovani che siamo ancora in cammino.
La prima serata abbiamo partecipato ad un concerto organizzato dai cittadini di Gemona in onore al Padre Gregorio Fioravanti, dichiarato venerabile e a ringraziamento delle Suore che a Gemona sono una presenza preziosa per il servizio d’amore che svolgono. E’ stato commovente constatare come Dio opera e ama attraverso le sue missionarie in questo luogo.
Al calare della sera, dopo aver celebrato la Compieta insieme, siamo andate a riposare e l’indomani ci aspettava una giornata molto interessante animata e guidata da Sr Fabrizia Zanettin che ci ha raccontato con molti particolari la storia della Congregazione sviluppata in questa Terra Santa in cui ha preso forma e vita il carisma, il grande dono del Signore. Abbiamo ricordato le prime sorelle: la loro fedeltà, la perseveranza nell’offrire con gioia la propria vita per l’amato istituto incoraggiano a vivere anche noi con entusiasmo la vita di consacrazione fino in fondo.
Poi abbiamo visitato le diverse parti della Casa Madre dove le nostre prime suore sono vissute , luoghi molto caratteristici: la sala di Capitolo, il chiostro, il refettorio, la chiesa dove abbiamo rivissuto lo spirito della Congregazione.
La visita al Museo ha messo in evidenza tutto quanto ci aveva raccontato Sr Fabrizia attraverso molti oggetti che ci sono stati presentati e spiegati.
Il Museo si estende in tre stanze. La prima è la stanza delle origini perché vi si trovano oggetti appartenenti alle Monache Clarisse e ai nostri Fondatori.
La seconda è quella delle risorse umane e la terza testimonia l’impegno umanitario delle Suore: tutto questo per noi è viva testimonianza della mano di Dio che ci ha guidate nella storia e che continua a guidarci .
Dopo di che abbiamo visitato gli ambienti dove le suore svolgono il servizio con amore nel silenzio, con passione e creatività missionaria.
Altro modo di vivere, esprimere e testimoniare il nostro carisma lo abbiamo esperimentato visitando le sorelle ammalate nell’infermeria e il servizio delle sorelle infermiere ci ha trasmesso la gioia nel vedere come sanno donare in semplicità e serenità.
E’ stata la festa dell’incontro, rallegrata anche dai canti che abbiamo fatto per loro e con loro.
Ed eccoci al Centro Missionario, un luogo prezioso dove è presente la realtà missionaria di tutta la Congregazione, curata con tanto amore, precisione e zelo da sr. Chiarfrancesca che conosce le diverse culture, ne ama le particolarità e ne apprezza il valore e l’originalità.
Il giorno seguente, continuando il percorso, sempre con la guida di Sr Chiarfrancesca, siamo andate al Cimitero dove è sepolto il nostro venerabile Fondatore, le nostre suore defunte dall’anno 1862 fino ad oggi e i Padri Francescani.
Abbiamo dedicato un po’ di tempo alla riflessione, in silenzio e in raccoglimento poi abbiamo pregato ringraziandole per la loro testimonianza, per i sacrifici, per l’offerta della loro vita e per la fedeltà che ci incoraggia a vivere la nostra consacrazione in fedeltà e soprattutto abbiamo chiesto la loro intercessione per poter continuare la missione che loro hanno cominciato e che ora ci affidano. Lasciando il Cimitero siamo andate al santuario di S. Antonio ricordando il solenne giorno dell’apertura canonica della Congregazione quando le suore in processione sono andate a rendere omaggio al grande Taumaturgo che ha voluto questa opera. Abbiamo chiesto la sua intercessione per tutta la famiglia religiosa.
Accanto al Santuario sorge la Scuola S. Maria degli Angeli dove c’è una comunità che abbiamo visitato. La scuola è nata come risposta ai bisogni della popolazione di dare educazione, non solo intellettuale ma soprattutto morale e cristiana alle giovani generazioni. L’incontro è stato molto festoso, semplice e spontaneo, proprio come se ci fossimo sempre conosciute.
Abbiamo poi raggiunto il Duomo percorrendo con emozione quella strada già percorsa dalla nostra Fondatrice e da quella schiera di novizie e professe , tutte con un giglio in mano, la mattina del 21 aprile 1861, giorno dell’apertura canonica quando sono risuonate le parole dell’Arcivescovo “Dal Signore è stato fatto questo ed è una meraviglia ai nostri occhi!”
Il tempo passa veloce e siamo giunte all’ultima serata che abbiamo voluto rallegrare con canti e danze per esprimere la gratitudine per i bellissimi incontri e per la fraterna accoglienza che ci ha fatto sperimentare il senso di appartenenza all’unica grande famiglia delle Francescane Missionarie del S. Cuore. Eravamo emozionate ma abbiamo scoperto che anche le suore della comunità nascondevano a fatica lacrime di gioia per la nostra giovinezza che infonde in loro speranza.
Il giorno della partenza ci è stato donato un regalo a sorpresa: la visita al santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza (Treviso) incoronata Regina dal nostro caro P. Gregorio che la venerava con particolare e tenera devozione.
Abbiamo partecipato alla S. Messa con la moltitudine di pellegrini. Il celebrante ci ha salutato pubblicamente e ci ha dato l’augurio di pace, gioia e amore elargendoci la benedizione.
L’esperienza vissuta in questi quattro giorni è stata per noi una meraviglia che la Provvidenza ci ha regalato, ha aumentato in noi la gioia di sentirci parte di questa Opera di Dio realizzata attraverso i nostri Fondatori e le prime eroiche sorelle.
In Casa Madre abbiamo respirato l’identità di Francescane Missionarie del Sacro Cuore.
L’incontro con le sorelle ammalate ci ha edificato: i loro volti splendenti, la serenità nel loro sguardo, la gioia nonostante la sofferenza e la malattia che le unisce a quella di Cristo, ci invitano a vivere la vita nell’abbandono fiducioso a Gesù, serene nella quotidianità, forti del rapporto d’amore con il Signore e con il nostro prossimo.
Rendiamo grazie al Signore e alle nostre superiore e maestre che ci hanno dato l’opportunità di conoscere e approfondire l’origine della nostra famiglia e il suo patrimonio storico.
E alle sorelle della Provincia S. Maria degli Angeli un grazie speciale per questa esperienza che non sappiamo nemmeno raccontare. GRAZIE DI CUORE!
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