L’azione pastorale dell’Azione Cattolica “M. Immacolata“ di Sant’Eligio si è conclusa, per quest’anno, con il tradizionale campo scuola.
Dal 6 al 15 luglio, in 53, ci siamo ritrovati presso i Padri Dehoniani di Vitorchiano.
A completare il gruppo, oltre al parroco, don Alex, nel periodo per loro previsto, si sono aggiunti 14 genitori.
Come sempre, grazie alla catechesi esperienziale, a nessuno è preclusa la partecipazione, quindi il più piccolo aveva 7 anni ed il più grande (Educatori esclusi) 15.
Può sembrare strano pensare che età tanto diverse possano consentire collaborazione e condivisione di attività e di riflessione, ma è possibile e l’abbiamo sperimentato.
Grazie ai giorni a disposizione, alle attività mirate, ai giochi a tema e alle strategie usate per i posti a tavola e nelle camere, dopo un paio di giorni le differenze si annullano e si diventa un’unica grande famiglia.
La S. Messa di apertura è stata celebrata a Viterbo presso il Santuario di Santa Rosa, “culla” dell’Azione Cattolica.
Sono stati poi condivisi giochi di vario genere, gelati, divertimento alle Terme di Orte.
Abbiamo pregato, ascoltato e scoperto la storia di Santa Chiara da Montefalco (Pg) con dalle Monache Agostiniane e quella del Santuario della Madonna della Stella dai Padri Passionisti.
Prezioso e coinvolgente l’incontro con le Monache Trappiste di Vitorchiano che hanno provocato un grande interrogativo sul cosa sia veramente l’Amore e come si possa rispondere con libertà e gioia alla chiamata del Signore.
In ogni esperienza è stato bello notare come tutti fossero sempre alla pari, tutti sempre interessati, ognuno in ascolto dell’altro.
Chiaramente ciò che si è realmente vissuto è molto più complesso del semplice parlarne, ma basta mettere in conto tanta fatica, disponibilità, buon umore e poco sonno ed il gioco è fatto!
In fondo … non è così la Vita?
Il punto di partenza per tutti è l’Amore di Dio per noi, quello dei nostri genitori Suoi tramite e il gioco è fatto, anche quando la vita presenta un conto “salato”.
Non bisogna lasciarci scoraggiare dalle difficoltà e dalla fatica.
Saperle affrontare senza scappare fa la differenza.
Chi le evita, salta l’ostacolo e perde un’occasione per imparare ad “essere” quello che è chiamato ad essere.
Chi le affronta impara e conosce il grande insegnamento del dolore, comprende la forza che nasce dalla condivisione e scopre cosa vuol dire veramente amare.
Così giorno dopo giorno, anno dopo anno, nasce la differenza tra chi vive e chi si lascia solamente vivere.
Noi, con esempi come Gesù Cristo, San Francesco, Santa Teresa di Calcutta, il Beato Piergiorgio Frassati, il dubbio non ce lo siamo proprio posto: avanti tutta e tutti insieme.
L’amicizia, la preghiera, il gioco, l’allegria sono gli alleati su cui contare per crescere e arrivare a Dio.
Credeteci: è una fatica, ma è una meravigliosa esperienza!
Quando poi domenica, per la festa conclusiva, siamo diventati 150 con la presenza di genitori, fratelli e nonni ci è sembrato naturale servire il pranzo a tutti, ascoltare, raccontare e poi fare festa con uno spettacolo preparato per l’occasione!
Rendiamo grazie a Dio per le Sua benedizione, per la stupenda sensazione di una PRESENZA che la protezione degli Angeli Custodi ci ha fatto provare. Ringraziamo Maria per la Sua materna cura verso tutti noi.
Ringraziamo ancora e sempre Sorella Provvidenza che ci ha voluto lì e non altrove, in quel momento e in quella situazione: solo Lei conosce il perché, a noi basta sapere che non ci abbandona mai!!!
A lode di Dio!!!
Sr Eustella FMSC – Carmela Lfmsc
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