Il 14 agosto 2019, la comunità “Santa Maria Maddalena de’ Pazzi” fa memoria del “centenario” della presenza di noi Suore Francescane Missionarie del S. Cuore a Colonnata – Sesto Fiorentino, Firenze. Il desiderio di celebrare insieme con le suore e per le suore questo avvenimento significativo e la gioia di ricordare gli anni e le esperienze belle vissute con loro, grazie alle nostre prime suore che hanno dato inizio a questa comunità, ha suscitato nei parrocchiani di San Romolo l’ispirazione di organizzare un pellegrinaggio sulle orme di San Francesco ad Assisi, per conoscere di più la sua storia e la spiritualità francescana.
Sabato 11 maggio, suor Lina, suor Piera, suor Silvana e suor Aileen (Sr. Renata è rimasta a casa a motivo degli operai), insieme con altre 36 persone di cui alcuni giovani, altri adulti ed anziani, 2 suore Margheritine e il Parroco Don Filippo, abbiamo avuto la gioia e l’onore, a nome di tutte le suore della Congregazione passate in questa comunità, di accogliere tale iniziativa proposta da parte loro.
Dopo la preghiera delle Lodi in pullman, suor Silvana ha parlato del “Perdono d’Assisi”, sulle origini e sulle condizioni necessarie per acquistare l’indulgenza plenaria, che poi abbiamo lucrato in Porziuncola. Ha anche raccontato concisamente di come le nostre “prime sorelle” da Casa Madre in Gemona sono sfollate durante la guerra cento anni fa, e si sono sparse in diversi paesi dell’Italia fino in Sicilia. Finita la guerra, pian piano le suore sono tornate all’ovile, ma dal Vescovo di Firenze sono state richieste di fermarsi a Colonnata, per le necessità della popolazione di quella parrocchia. Seguendo i passi della Divina Provvidenza la nostra missione ha avuto un inizio in questa comunità parrocchiale di San Romolo. Poi accogliendo questa opportunità Sr. Silvana ha anche spiegato che, a causa della ristrutturazione della scuola, il programma per la celebrazione del centenario, sarà rimandato a lavori conclusi.
Un segno che la nostra presenza qui a Colonnata continua, è la rinnovazione dei voti di suor Aileen il 17 maggio, occasione propizia per invitarli a partecipare alla Santa Messa per questo evento particolare.
Nella prima tappa del pellegrinaggio ci siamo fermati a Santa Maria degli Angeli. Ci siamo recati nella cripta della Basilica e ci ha guidati da Fra Aldo ofm, dando risalto alla conversione di San Francesco in uno stile vocazionale, affermando che <<la crisi e la prova sono come un terreno dove il Signore ci fa camminare e ci fa crescere nella fede come cristiani maturi. Invece se non siamo capaci di vivere questo momento di prova, rimaniamo eternamente adolescenti e non sappiamo dove si va e cosa si fa>>. Prima di partecipare alla santa Messa ciascuna, liberamente, è entrata a pregare in Porziuncola. Per il pranzo al sacco siamo stati accolti dalle Suore Francescane di Gesù Bambino.
Nella seconda tappa abbiamo visitato la Basilica di Santa Chiara. Don Filippo ci ha spiegato alcuni particolari della facciata, coniugando insieme eventi della vita della Santa con l’arte di questo luogo, legati alla vita e spiritualità francescana. In seguito abbiamo visitato la grandiosa e bellissima Basilica di San Francesco guidati da Padre Jorge Fernandez ofmc argentino, che ci ha illustrato la struttura architettonica e i significati di questa opera immensa. Spiegando i vari affreschi dei pittori Cimabue e Giotto della basilica inferiore, che raffigurano episodi della vita di S. Francesco e del Vangelo, il Padre ha affermato che «possiamo guardare senza vedere e vedere senza capire», per sottolineare che dentro ogni pittura c’è sempre un significato profondo di vita che può darci un insegnamento. In mezzo ai numerosi pellegrini presenti in basilica, ci è stato molto utile l’utilizzo dell’auricolare che i frati ci hanno provveduto. Infatti, silenziosamente, abbiamo potuto seguire il Padre durante il percorso fra gli affreschi, spostandoci dalla basilica inferiore alla tomba di San Francesco, dove siamo rimasti a pregare per le proprie intenzioni. Poi salendo nella basilica superiore, ci siamo immersi nell’ ascolto della spiegazione degli affreschi di Padre Jorge, gustando e ammirando la bellezza dell’opera di Dio nella vita di Francesco.
Con molta contentezza e riconoscenza abbiamo ringraziato la nostra guida, che con tanta disponibilità e capacita comunicativa ci ha guidati gradevolmente, provocandoci con delle domande a verificare la qualità della nostra vita cristiana dentro la Chiesa. «Francesco ha trovato la Chiesa in rovina e con la sua vita totalmente donata a Cristo, alla sua morte, l’ha lasciata così bella – ha sottolineato il Padre – voi come volete lasciare la Chiesa? Più bella di come l’avete trovata o peggio di come era? San Francesco per miracolo riusciva a comunicare con gli uccelli e con altre creature, non per magia, ma perché si è lasciato trasformare dall’amore di Dio, sicché viene ristabilita l’armonia tra lui e la creatura». «Lasciativi trasformare dall’amore» – ci ricorda padre Jorge nel salutarci. Anche noi lo abbiamo salutato con un grande “GRAZIE”.
Al termine della giornata con la preghiera dei Vespri, e il santo Rosario, abbiamo ringraziato Dio perché ci ha concesso una bellissima giornata. Felicemente siamo tornate a casa ringraziandoci vicendevolmente.
Sia lodato il Signore!!!
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