A Roma, tra la Basilica di S. Maria Maggiore e di S. Giovanni in Laterano si trova la chiesa di S. Alfonso, un importante centro di spiritualità cristiana, perché custodisce l’icona della Madonna del Perpetuo Soccorso. Il quadro è in questa chiesa retta dai Padri Redentoristi da circa 150 anni, dal 26 aprile 1866 ed è stata donata dal Papa Pio IX che raccomandò loro di diffonderne la devozione.
L’icona arrivò a Roma portata da Creta da alcuni marinai venuti da quella terra e che durante il viaggio subirono una terribile tempesta. Per un miracolo arrivarono a riva dopo essersi messi devotamente in ginocchio, in preghiera davanti all’immagine che portavano con sé.
Il quadro è sempre stato oggetto di grande venerazione ed è diventato famoso a Roma.
È una icona che ha un linguaggio proprio, per esempio cominciando dai colori, abbiamo uno sfondo giallo che indica l’ambiante celestiale dove la Madonna è stata dipinta con il suo Figlio Gesù.
La figura di Maria porta la scritta Madre di Dio e quella di Gesù ha la scritta Gesù Cristo, ci sono poi gli Arcangeli Michele e Gabriele con la loro scritta in caratteri greci.
I colori delle vesti sono molto significativi, per esempio la Madonna ha un mantello blu e rosso: il blu è il colore della verginità e il rosso il colore della maternità, così lei è Vergine e Madre.
Anche gli arcangeli hanno colori significativi nei mantelli, ma la cosa più importante è ciò che loro portano: sono gli strumenti della passione cioè i chiodi, la lancia, la spada, la spugna, la corona di spine. A questa visione il bambino in braccio a Maria si spaventa perché capisce che si tratta della sua vita, del suo destino di morire per il mondo. Allora afferra la madre con le sue mani stringendo quelle della Madonna e chiedendo a lei soccorso.
In questo modo è proprio Gesù che ci insegna come andare alla Madre del Perpetuo Soccorso.
C’è un altro particolare: i sandali ai piedi di Gesù. Uno di loro è praticamente sciolto e sta scivolando, ma è ancora attaccato al suo piedino.
Alcuni interpretano questo simbolo come quello del peccatore che sta quasi completamente lontano da Dio, ma può contare ancora sulla salvezza ricorrendo a Maria e a suo Figlio Gesù.
L’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso in Casa Madre a Gemona
Il nostro Venerabile Fondatore P. Gregorio era molto devoto della Madonna del Perpetuo Soccorso e per diffonderne tra i fedeli la devozione, compose e fece stampare nel 1883 un opuscolo dal titolo “Breve cenno storico della Madonna del Perpetuo Soccorso”. Invitava le suore a ricorrere a questa buona Madre, sempre pronta a venirci in soccorso.
L’immagine venne solennemente intronizzata ed esposta nella chiesa di S. Maria degli Angeli il 31 maggio dello stesso anno ed era somigliantissima alla prodigiosa icona che si venera in Roma nella chiesa di S. Alfonso all’Esquilino.