“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio…”
Da due mesi stiamo vivendo un tempo, che nessuno avrebbe mai immaginato sia personalmente, che comunitariamente ma anche come chiesa, nel mondo intero.
E tutto questo è stato causato da un invisibile virus che ha prodotto la pandemia creando paura, dolore, insicurezza, impossibilità di reagire: così l’uomo è stato messo alla pari, niente più ha fatto la differenza, nemmeno la potenza del denaro.
All’inizio, non si capiva e non si prendeva come una cosa così grave. L’abbiamo accettata come una situazione che non sarebbe durata a lungo e l’abbiamo considerato come un tempo che bisogna vivere giorno dopo giorno con fiducia e speranza, ma che sarebbe passato presto.
A mano a mano che si andava avanti, abbiamo dovuto sperimentare tante rinunce: niente celebrazione Eucaristica nella chiesa, annullato il catechismo, niente i regolari incontri con la Legione di Maria e l’incontro con i giovani, sospesa l’attività del doposcuola e altri impegni che rendevano viva la nostra missione, ma anche vedere che lo Stato aveva chiuso gli uffici, vietato il movimento libero, sia dentro la città, sia dentro la nazione e sia anche la libera circolazione con altre nazioni, sentendo poi che nel mondo moriva tanta gente e che anche per i dottori era difficile gestire la situazione negli Ospedali, allora ci siamo rese conto che era una cosa veramente seria e che non sarebbe passata cosi presto. La gravità della situazione subito ha sollecitato la nostra preghiera sia personale che comunitaria, che è diventata più impegnata, più fervente e più prolungata.
Come comunità abbiamo deciso di unirci ogni giorno alla celebrazione Eucaristica con il santo Padre Papa Francesco tramite la TV e ci siamo unite anche alle sue intenzioni di preghiera per il mondo intero. Come chiesa nazionale, compresi Kosovo e Montenegro, i vescovi hanno stabilito, che ognuno di loro, a turno, ogni sera, avrebbe recitato il santo rosario trasmesso tramite Radio Maria a tutti i fedeli. Certamente anche noi ci siamo unite a questa preghiera comunitaria per implorare la liberazione dal flagello della pandemia e da tutti i mali del corpo e dello spirito.
Abbiamo aumentato anche altre preghiera comunitarie e personali affidando al Signore tutto il mondo in modo particolare i malati e i morti dal covid-19, ma anche tutti i medici e i loro collaboratori. Altrettanto abbiamo pregato per i governanti e tutti coloro che erano impegnati a mantenere l’ordine e la pace.
Anche se non abbiamo potuto svolgere tutte le nostre abituali attività pastorali, il nostro tempo e la nostra missione non si sono fermati solo alla nostra preghiera, anzi c’è stata una costante ricerca, tanta riflessione per capire come poter ascoltare il grido dei poveri e rispondere alle più urgenti necessità. Con i responsabili della parrocchia, abbiamo individuato le famiglie che erano rimaste senza lavoro e senza entrate per vivere, per dare da mangiare ai bambini. E allora è cominciata la distribuzione di alimentari che abbiamo ricevuto dalla generosità di coloro che hanno condiviso i loro beni con i più bisognosi.
Ma i poveri avevano bisogno anche di conforto e allora siamo state loro vicino con le nostre parole di incoraggiamento, con gesti di consolazione e con la preghiera.
In questo tempo abbiamo cercato anche di sviluppare i talenti che ciascuna ha ricevuto da Dio con attività manuali e artistiche, tutto abbiamo fatto offrendo noi stesse per il bene di tutti.
Per questo non è stato così pesante il vivere giorno per giorno questa situazione, è stata esperienza di fraternità espressa in modo diverso, anche se la paura e la preoccupazione sia per i nostri famigliari che per le nostre suore anziane in Italia è stata sempre presente.
In tutto questo, con la speranza ci siamo unite di più al Signore nella preghiera, nell’ Eucaristia e ci è stato di aiuto anche l’incoraggiamento del Papa e dei Vescovi che, tramite le loro omelie ci stimolavano continuamente a volgere lo sguardo verso Gesù Salvatore del mondo.
Comunità: ‘P. Gregorio Fioravanti’ Scutari
no images were found