Abbiate cura di questi piccoli, perché, io vi dico, i loro angeli nei cieli, vedono sempre il volto del Padre mio” Mt. 18,10
La nostra famigliola di Frosinone, dovendo interrompere tutti i contatti con l’esterno, si è trovata all’improvviso a prendere coscienza che, insieme al reale e pericoloso rischio di essere contagiati, si veniva a determinare una situazione nuova che doveva fare i conti con qualche problematica in più che andava a creare nuovi stili di vita per tutti i componenti della famiglia: le suore, le educatrici, il personale, ma soprattutto i bambini ospiti, elemento fondamentale da tutelare, non solo dal punto di vista fisico e igienico, ma anche psicologico con lo sforzo di custodire gli equilibri, a volte fragili ed esposti a diversi pericoli.
Di fronte a ciò c’è stata una bella sinergia di tutti gli adulti per mettere al centro il bambino con le sue esigenze, le insicurezze e, a volte, le paure. Pur conservando un serio ritmo di interventi educativi per la loro formazione, hanno cercato di creare sempre un’atmosfera serena, spesso divertente, con attività, esperienze nuove e semplici doveri da eseguire.
Per indirizzarli a nuovi comportamenti imposti dalla grave situazione sanitaria creata dalla pandemia, si è usato il gioco, con il quale i bambini, quasi inconsapevolmente, hanno assunto le nuove regole igieniche riconciliandosi col fatto di doversi lavare spesso le mani, tenerle sotto controllo perché non vadano continuamente a toccare occhi, naso e bocca. Anche loro, sia pur piccoli, sono consapevoli del pericolo che incombe sulla salute mondiale e sanno perfettamente quali sono i comportamenti corretti da tenere. Ormai vedere le loro educatrici in perfetta divisa di sicurezza, se all’inizio li ha fatti un po’ sorridere pensando a delle astronaute, oggi é perfettamente normale, come usare la mascherina quando si esce e si entra in contatto con gli estranei alla famiglia. E quando, dopo il 4 maggio è stato possibile uscire per una breve passeggiata, con il permesso delle forze dell’ordine, sono andati al mare, per ora visto e goduto solo da lontano, i bambini hanno riacquistato la libertà e hanno manifestato la loro gioia nelle più svariate maniere.
In questo difficile tempo i nostri bambini hanno dimostrato di avere buone energie per affrontare le difficoltà della vita e sono stati bravissimi, ma molto ben preparate anche le educatrici, il personale e le suore che sono l’elemento di sicurezza per il fatto che sono sempre presenti, dedite a loro e ora anche più impegnate nella preghiera, con la supplica a Dio di liberare l’umanità da ogni male e proteggere i loro bambini, proprio come fa una mamma per i propri figli.
La Casa famiglia “Laura Leroux di Frosinone”