09/12/2024

“Sia che dormiamo, sia che vegliamo,
a suo tempo il seme porterà frutto!
A noi non importa conoscere il tempo!”

Accompagnare i giovani, aprirli alla vita, alla fede, agli impegni è sempre donare la vita e spendere le proprie energie per il futuro. Chi li accompagna è chiamato a rispettare il mistero che ogni persona racchiude e ad avere fiducia in loro. Il gruppo di giovani che ormai da anni seguiamo a Scutari è sempre molto attivo, interessato alle problematiche e disponibile a scoprire e conoscere la realtà e la società in cui vivono.
Domenica 11 Aprile siamo andati a conoscere la Chiesa Cattolica del Sud Albania dove predominano l’Islam e la fede Ortodossa. Il cristianesimo è presente in Albania fin dai tempi apostolici, al sud con la fede ortodossa, al Nord con la fede cattolica. Con il sopravvento del Comunismo che proclamò l’ateismo di Stato, ogni religione ha vissuto il proprio credo nel silenzio, nel nascondimento, nell’assenza di qualsiasi pratica religiosa. Al sud i musulmani sono rimasti fedeli alla loro fede e al Nord i cattolici hanno scritto pagine e pagine di eroismo con il martirio di sacerdoti, religiosi e uomini di cultura. I giovani che noi seguiamo sono cattolici di tradizione e forse non valorizzano abbastanza e non sentono l’esigenza di testimoniare la loro fede. Ecco perché abbiamo scelto di andare al Sud a confrontarci con altri giovani e ascoltare l’esperienza del loro cammino per conoscere, incontrare e seguire Gesù.
La meta scelta è stata la cittadina di Berat che soltanto nel 1998 ebbe il suo Vescovo nella persona del francescano Mons. Hil Kabashi il quale fondò la prima Parrocchia intitolata a San Luca Evangelista il cui parroco appartiene alla Comunità “Piccola Famiglia” costituita da Fratelli e Sorelle arrivati da Rimini. Per loro l’annuncio del Vangelo è la priorità assoluta e lo annunciano indistintamente a tutti: è Dio che apre il cuore a coloro che furono scelti per essere salvati. Al loro arrivo non c’erano famiglie cattoliche, oggi sono circa 300 famiglie che professano la fede cattolica e frequentano i Sacramenti.
Abbiamo visitato la Comunità della Piccola Famiglia e conosciuto un giovane che ci ha testimoniato il suo cammino di fede. Era musulmano e all’arrivo dei missionari ha cominciato a frequentarli, interessato all’annuncio di Gesù, Figlio di Dio, fatto uomo e morto per noi, per riconciliarci con il Padre. Il suo cammino è stato segnato dalla continua scoperta dell’amore di Gesù dal quale si sentiva scelto con una predilezione speciale. Così ha ricevuto il Battesimo, lui solo della famiglia a lasciare la religione musulmana e poi, continuando a vivere la sua fede e ad approfondirla con la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, ha scoperto anche il carisma della “Piccola Famiglia” così che, dopo un serio discernimento e la dovuta formazione, è entrato a farne parte emettendo la Professione religiosa. Ora è felice, serve il Signore annunciando il Vangelo nei villaggi e prendendosi cura dei disabili che sono ospiti della Comunità.
I nostri giovani si sono sentiti interrogare nel profondo, ammirati del coraggio di un fratello, figlio di questo tempo e di questa società, che ha saputo rendersi disponibile a mettere la sua vita al servizio del Regno di Dio.
Noi continuiamo a seminare, affidiamo al Signore il seme gettato. Sia che noi vegliamo, sia che dormiamo il seme porterà il frutto a suo tempo. A noi non importa conoscere il tempo!

Suor Lirie

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