Pagbalican: un villaggio filippino, dalla natura rigogliosa che ne difende la povertà; tra boschetti e risaie, nella zona di Calbayog. Piove. Evitiamo di avventurarci sui tronchi di bambù della risaia, pena una catastrofica scivolata nell’acqua; meglio la boscaglia nonostante il mezzo metro di fango! La pioggia non ci dà tregua, ma la gente di qui non sembra accorgersene. E’ un gran giorno: inauguriamo il centro multifunzionale. Il nome è roboante, ma l’aspetto è quello di una mini cappella: la prima finalità è infatti quella di un luogo decoroso per la celebrazione della S. Messa. In esso però giovani, adulti, bambini si alterneranno per le catechesi, le riunioni, i giochi e i momenti di festa. Il progetto, appoggiato con zelo da sr. Ermenegilda, vuole ricordare l’anno giubilare della Congregazione e ne porta l’iscrizione commemorativa.
Siamo agli ultimi ritocchi. I bambini arrivano felici, spensierati e …bagnati. Tutto è pronto. Ci sono i seminaristi della Diocesi, collaboratori delle suore, le autorità del villaggio e tutti gli abitanti. Sr. Ermenegilda si avvicina per il taglio del nastro inaugurale: un gran applauso e, in un batter d’occhio la chiesina si riempie. Qui le cose sono semplici! Il giovane parroco benedice solennemente l’altare … ed inizia la celebrazione eucaristica, animata con vivacità dai giovani.
Tutto è così spontaneo che acquista una bellezza propria e certamente Gesù è a suo agio in questa realtà povera e genuina che ha desiderato la sua presenza. La S. Messa continua e raccoglie la gratitudine e il ringraziamento al Signore e alle suore che si sono prodigate per far uscire il villaggio dal suo isolamento. Dopo la celebrazione, la festa si esprime nella gioia dell’incontro conviviale che è stato preparato per tutti, in segno della comunione che nasce e si alimenta dal Vangelo.