29/03/2024

Nella quotidianità e nel ripetersi degli eventi, spesso, a noi capita di abituarci a tutto ciò che viviamo e, troppo spesso, a quanto diciamo.
Invece, mai come in questo momento sociale, c’è bisogno di dare o “ridare” significato a quanto facciamo e diciamo.
E’ questo il senso della nostra Festa del Ciao.
Questa festa, tenutasi nella Parrocchia di s. Eligio il 20 ottobre, ha per la catechesi esperienziale dell’Azione Cattolica un significato irrinunciabile.
Per spiegarlo meglio si deve partire dall’etimologia della parola che proviene dal latino sclavus (schiavo) termine con cui venivano indicate le persone di provenienza slava, visto che il maggior numero di schiavi del Mediterraneo appartenevano a questa etnia.
Salutare dicendo “schiavo” (nel suo vero significato “tuo”) a noi, oggi, può sembrare strano, ma questo non è niente altro che il retaggio di un rispetto profondo che si rinnovava ad ogni incontro, mettendosi simbolicamente a disposizione dell’altro come un servo.
Fulgido esempio che ci viene immediato come paragone è la risposta di Maria all’Angelo: “Eccomi! Sono la Serva del Signore …”
Questa parola “ciao” è un saluto ormai internazionale, di gran carattere e pure di immediata comprensione.

In questo modo abbiamo voluto far conoscere e comprendere il senso vero della nostra Festa del Ciao.
Una festa che ha il compito di dare l’avvio ufficiale alle attività di Azione Cattolica in parrocchia e che vuole sottolineare la modalità dello stare insieme, non solo tra pari, ma anche e soprattutto tra persone di età diverse, seguendo l’esempio del più grande degli Educatori: Gesù!
Chi ben comincia è a metà dell’opera!
Durante la festa tutti aiutano tutti, tutti giocano con tutti, tutti hanno cura di tutti e tutti si salutano tra loro!
Per questo le festa comincia con una preghiera, termina con la benedizione del Parroco e, poco prima di andare via, il saluto di tutti a tutti:

1,2,3 CIAOOO!!!... urlato al Cielo.
Ciao a tutti Voi!
                                                                        Suor Eustella

 

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