02/05/2024

Ho partecipato al primo incontro formativo per Juniores insieme alla mia formatrice. Erano presenti circa 90 juniores e alcune formatrici.

L’incontro è cominciato con la preghiera che ha introdotto il tema del giorno con l’invocazione di Papa Francesco: “Preghiera Cristiana con il Creato” intercalata dal canto “Laudato si’ e accompagnata dalla visione del Cantico delle creature di San Francesco.

La relatrice ci ha esposto argomenti molto interessanti con ampi riferimenti ai documenti “Laudato si’” del Papa  e “Scrutate” della Congregazione  per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica e ha affermato con forza che “niente di questo mondo ci deve essere indifferente” e che dobbiamo essere consapevoli della necessità di un mutamento radicale nella condotta dell’umanità  e nel nostro stile di vita quotidiano perché “tutti i problemi ambientali hanno radici etiche e spirituali che ci invitano a cercare soluzioni non solo nella tecnica, ma anche in un cambiamento dell’essere umano. E’ urgente passare dal consumo al sacrificio, dall’avidità alla generosità, dallo spreco alla capacità di condividere”.

Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale dell’esperienza di ogni cristiano. Come san Francesco, testimone di amore per Dio e per i poveri, aveva uno sguardo puro, attento e premuroso verso la natura e tutte le creature, siamo chiamate anche noi ad avere uno sguardo compassionevole e a vivere in serena armonia con il creato, ma questo esige una conversione integrale, fatta anche di piccoli gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento e dell’egoismo.

Affermava Rita Levi Montalcini che è scientificamente provato che “il batter d’ali di una farfalla scuote l’oceano e può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”

L’amore di piccoli gesti di cura reciproca è anche civile e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore.

Dopo il laboratorio eseguito in due tempi nei lavori di gruppo, durante i quali abbiamo avuto la possibilità di riflettere ed esprimere esperienze personali, la relatrice ci ha invitato a “rimanere nella concretezza della vita con uno sguardo responsabile che sa cogliere le sfide con la ricchezza che esse presentano, ci ha poi raccomandato di “essere segno di vita perché siamo consacrate al servizio del Regno”.

Siamo molto contente di aver partecipato a questo incontro e speriamo di poter continuare il cammino con fedeltà e letizia vivendo nell’oggi un’autentica ecologia umana.

                                                                                  Sr. Josie e sr. Jaida