29/04/2024

“Ci hai promesso il tuo Spirito
Lo sentiamo in mezzo a noi e perciò
Possiamo credere che ogni cosa può cambiare”
(dal canto di ingresso)

Il tempo vissuto trova pieno significato solo quando siamo capaci di celebrarlo, riconsegnandolo nella preghiera affinché il Signore lo raccolga e ce ne mostri l’effettivo valore. Questo spirito di condivisione ha contraddistinto la S. Messa di ringraziamento di fine anno scolastico 2022-23, fortemente voluta dall’intera comunità educante dell’Istituto “Maria Immacolata” al fine di riflettere, considerare i passi fatti e da fare, pregare e ringraziare insieme.
La celebrazione si è svolta sabato 20 maggio presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, in particolare nella Chiesa nuova, tra pareti di cristallo azzurro e luci multicolori.

La S. Messa ha preso le mosse da un sentito ringraziamento di sr. Marta Lucatelli – direttrice della Scuola Primaria – rivolto agli insegnanti, alle suore e a tutto il personale per la loro dedizione e professionalità, per la cura e la fattiva operosità; non è mancato nel suo discorso un segno di gratitudine per gli studenti, dai più piccoli della scuola dell’Infanzia ai più grandi del Liceo delle Scienze umane; e infine un omaggio alle famiglie, la cui collaborazione è pregevole per l’Istituto.

La celebrazione eucaristica è stata officiata da Don Giuseppe Castelli, Vice Direttore e Incaricato per la Scuola Cattolica. Le sue parole, coniugate con la pagina di Vangelo appena proclamata (Gv 16, 23-28), hanno invitato i presenti a rileggere l’intero anno scolastico nella logica del dono affinché ognuno sia in grado di sentirsi parte di un disegno universale altresì di una dimensione relazionale, la stessa che vige tra Gesù e il Padre.

All’interno di questo circuito la scuola è un grande laboratorio di ricerca, di attesa, di pazienza, di speranza; è lo spazio principe della crescita culturale, umana e sociale in cui è possibile sentirsi la maglia di una rete che non costruisce trappole ma preziose comunità. Solo così ognuno di noi può sperimentare quell’amore che non è risoluzione di ogni problema, ma profonda convinzione che Dio ci sostiene: Gesù educa ad una relazione positiva di reciprocità tale per cui ogni uomo può diventare strumento utile all’interno di una logica salvifica e redentiva, lasciando letteralmente “un segno” nell’altro da sé.

Sulla scia di questa espressione (lasciare un segno), poco prima della Benedizione, si è svolta la consegna del mandato agli alunni dell’ultimo anno di ogni grado scolastico, ai quali è stato affidato un piccolo ma significativo simbolo, rappresentativo di un passaggio verso un altrove da seminare e in cui far germogliare nuovi frutti.

Ringraziando per le conquiste ma anche per le delusioni e le ferite, possiamo ora volgere un rinnovato sguardo all’anno scolastico che sta per concludersi. Il discorso di Don Giuseppe Castelli ci ha mostrato l’importanza di mettere insieme ogni esperienza: solo così saremo pronti a guardare con serenità e fiducia verso il prossimo, per scoprire in chi ci sta accanto un figlio di Dio che, come noi e con noi, desidera raggiungere la gioia che si vive accanto al Padre.

Insegnante Martina Terrinoni